Ultrasuoni terapia
Dicembre 8, 2023Medical fitness
Gennaio 10, 2024La Pompa Diamagnetica costituisce un dispositivo innovativo impiegato nell’ambito della Riabilitazione, volto a eseguire trattamenti di Diamagnetoterapia. Questa tecnologia si basa sui principi dell’applicazione di campi magnetici pulsati con un’intensità di 2,5 Tesla, equivalente all’intensità della risonanza magnetica. Grazie alla proprietà diamagnetica dei materiali, che consiste nella capacità di respingere i fluidi, la Pompa Diamagnetica agisce attivamente sui tessuti biologici, costituiti principalmente dal 70% di liquidi.
Nel contesto naturale, le sostanze possono essere categorizzate in base alla loro reazione ai campi magnetici, distinguendole in:
- Ferromagnetiche: attratte da un campo magnetico.
- Paramagnetiche: rimangono neutrali, non reagendo.
- Diamagnetiche: causano un indebolimento del campo magnetico esterno e manifestano repulsione verso di esso.
Le sostanze diamagnetiche, come l’acqua, mostrano questa reazione solo quando sono sottoposte a un campo magnetico estremamente intenso, come quello di 2,5 Tesla.
Poiché l’80% del nostro organismo è costituito da acqua, l’applicazione di un campo magnetico di almeno 2,5 Tesla induce un effetto di respingimento dell’acqua all’interno dei tessuti biologici. Dato che l’acqua corporea svolge un ruolo cruciale nel trasporto di sostanze nutritive e rifiuti, negli scambi biochimici e nella regolazione della temperatura corporea, l’utilizzo della diamagnetoterapia favorisce azioni di drenaggio e biostimolazione. Ciò promuove i processi riparativi dei tessuti, il riassorbimento degli edemi e accelera i processi metabolici e di rigenerazione cellulare.
La diamagnetoterapia è caratterizzata da tre fondamentali funzioni:
- Spostamento di liquidi.
- Biostimolazione endogena.
- Somministrazione e impianto di molecole farmacologiche.
- Controllo del dolore.
Tuttavia, è importante evidenziare alcune controindicazioni. La diamagnetoterapia non è indicata per individui con pacemaker o protesi metalliche, così come per pazienti affetti da gravi malattie infettive, cardiopatie importanti o neoplasie.